Lavoro e diritti.
Due parole che dovrebbero andare di pari passo, ma che spesso si trovano troppo lontane l’una dall’altra. Ancora di più in questo momento di emergenza e di conflitto, sulla quale ci troviamo a riflettere in prossimità di un primo maggio molto diverso dagli altri.
Tante questioni e tanti problemi restano irrisolti, come la tutela della forza-lavoro, e la fornitura di protezioni necessarie per contenere le possibilità di contagio. Riaprire? Produrre? A quali condizioni? Attorno a queste domande si è aperta la contraddizione di fondo fra tutela della salute e continuità del profitto.
Ne abbiamo parlato con Maurizio Brotini (CGIL Toscana).